PALEOLITHIC ART MAGAZINE
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RISULTATI DELL' INDAGINE PER LA FONDAZIONE DELLA "SCIENZA DELL'ARTE PREISTORICA"
Licia Filingeri e Pietro Gaietto
Genova, Italia, 19 Novembre 2002
In data 8 luglio 2002 abbiamo inviato a studiosi di tutto il mondo un appello per la fondazione della "scienza dell'arte preistorica". (Il testo dell'appello è stato pubblicato su questo stesso Magazine, in questa stessa sezione).
Le risposte pervenute sono state 52, non sono poche, e forse questo numero è maggiore di quello di coloro che, nella seconda metà dell' 800, fondarono la paletnologia.
All' appello hanno risposto dall' Europa, dall' Australia e dal Nord America, mentre dalle altre zone del mondo non abbiamo avuto risposta.
ESITO
NUMEROSITA' DEI PARTECIPANTI ALL'INDAGINE
Noi avevamo proposto il nome Paleoarteologia, invece è prevalso il nome ARCHEOARTEOLOGIA, il che si deduce da circa il 10% dei suggerimenti.
Gli studiosi che hanno presentato personali proposte, che abbiamo aggiunto a quelle precedentemente formulate, sono stati circa 25% del totale di coloro che hanno risposto all'indagine.
Gli studiosi che hanno accettato il testo proposto, sono stati circa il 30%.
Gli studiosi che ci hanno scritto di tenerli informati sull'esito, ma senza fare proposte, circa il 35%.
CAMPI DI RICERCA E DI STUDIO DELL' ARTE PREISTORICA
Sono escluse le civiltà con scrittura, quindi i campi di ricerca risultano i seguenti :
Paleolitico inferiore e medio da 2.500.000 a 40.000 anni
durata 2.460.000 anni.................................................................................... 98,32%
Paleolitico superiore da 40.000 a 10.000 anni
durata 30.000 anni............................................................................................1,20%
Mesolitico,Neolitico,Età Metalli da 10.000 a 1.000 anni................................ 0,36%
Etnografia da 1000 anni a.C. a 2.000 anni d.C...............................................0,12%
1) La scultura del Paleolitico inferiore e medio può essere cercata in Europa, in Africa e in Asia.
La scultura del Paleolitico medio, forse, anche in America e in Oceania. La ricerca può avvenire in giacimenti di superficie, anche se è auspicabile si trovino sculture in siti, che ne permettano la datazione assoluta. Questo è il periodo più lungo, in cui l'arte preistorica è meno conosciuta.
2) Nel Paleolitico superiore e nelle epoche post-paleolitiche, secondo un censimento dell'UNESCO di 15 anni fa, sono state valutate in oltre 20 milioni le figure rupestri (dipinti in grotta e in ripari sottoroccia, incisioni e graffiti su roccia). Con queste tipologie, così abbondanti, lo studio è più importante della ricerca di nuovi siti. Al contrario, la ricerca di scultura va intensificata, i quanto è molto meno frequente della Rock Art, essendo molte sculture andate distrutte. Una ricerca dovrebbe essere fatta anche nei depositi dei musei.
METODO DELL'ARCHEOARTEOLOGIA
1) Il sistema usato prevalentemente fino ad oggi, è praticamente uguale a quello adottato nello studio dell'arte delle civiltà storiche, e quindi insufficiente per la preistoria, ma, comunque, valido per chi studia una civiltà circoscritta; di conseguenza, continuerà a sussistere.
2) La preistoria è stata studiata quasi totalmente nella cultura materiale. L'arte dovrà essere studiata nei suoi contenuti di cultura spirituale, per riequilibrare le nostre conoscenze sull'Uomo.
Attualmente (media dei libri recenti di paletnologia) la cultura materiale (utensili,ecc.) occupa circa il 97%, mentre la cultura spirituale (arte,ecc.) occupa circa il 3%.
E' auspicabile che l'archeoarteologia porti la cultura spirituale al 60%, e conseguentemente la cultura materiale al 40%; comunque, gli studi sulla cultura materiale non ne hanno alcun danno, e proseguono il loro corso; è invece lo studio dell'arte a dover aumentare e fornire nuovo materiale per la conoscenza della cultura spirituale dell'uomo preistorico.
3) L'arte preistorica deve essere suddivisa e studiata nelle sue componenti, che sono sei :
-- soggetto,
-- linguaggio stilistico,
-- tecnica di lavorazione,
-- materiale usato,
-- misure,
-- uso ipotizzato nei riti.
Il SOGGETTO può essere antropomorfo, zoomorfo o zooantropomorfo, e nella preistoria si identifica con la religione, i cui culti ipotizzati sono di molti tipi, e si interpretano con confronti storici ed etnografici. Il soggetto, se è ripetitivo, è più sicuro da interpretare rispetto ai soggetti rari. In una civiltà, se cambia la religione, può cambiare il soggetto raffigurato.
Il LINGUAGGIO STILISTICO è estremamente importante, in quanto è la moda nel fare arte di una civiltà in un certo luogo e in un certo tempo. Un uomo o un animale possono essere scolpiti o dipinti in cento modi diversi, in cento civiltà diverse.
Lo stile si trasforma, ma non si evolve, e non ha qualità.
La TECNICA DI LAVORAZIONE è importante da conoscere, in particolare per la scultura litica del Paleolitico inferiore e medio, cioè per discriminare il vero dal falso. Chi conosce la tecnica di lavorazione degli utensili litici, non ha difficoltà a riconoscere la scultura del Paleolitico inferiore e medio, ovviamente se inizia a cercarla, specializzandosi.
La tecnica di lavorazione è l'unica componente dell'arte che ha progresso, cioè che si evolve e si perfeziona.
Il MATERIALE USATO, per esempio in scultura, può essere pietra dura o pietra morbida, quindi con tecniche di lavorazione diverse. La terracotta ha tecnica di lavorazione diversa dalla pietra, ma il soggetto raffigurato può essere uguale. Inoltre, un tipo di pietra non presente in zona, e circoscritto alla sola scultura, può indicare che la scultura proviene da lontano.
Le MISURE non sono soltanto utili da indicare in fotografia, ma sono profondamente indicative dell'uso che veniva fatto di una scultura. Infatti, una piccola scultura che sta nel palmo della mano è personale e trasportabile, mentre una grande scultura, si presume sia un monumento pubblico, come alcuni menhir antropomorfi.
L'USO IPOTIZZATO NEI RITI : le opere d'arte nella preistoria erano prodotte per riti di culto, così come gli utensili erano prodotti per la preparazione del cibo o per la caccia. Facciamo due esempi, per gli utensili e per le opere d'arte :
-- A Produzione dell'utensile.
-- B Utensile (come lo troviamo).
-- C USO dell'utensile nella preparazione del cibo.
-- D Consumazione del CIBO.
__________
-- A Produzione dell'opera d'arte.
-- B Opera d'arte (come la troviamo).
-- C USO dell'opera d'arte nel rito di culto.
-- D Contatto con la DIVINITA'.
4) E' importante studiare l'evoluzione dell'arte preistorica, dalle fasi più antiche alle più recenti (come è stato fatto per gli utensili preistorici), e lo studio deve essere fatto per ogni componente dell'arte.
5) E' importante iniziare lo studio sulle affinità e sulle differenze, tra differenti forme d'arte preistorica di differenti civiltà contemporanee in territori diversi. Per esempio: nella protostoria ci sono stati popoli che hanno inciso sulle rocce di montagna soggetti molto vari, mentre in altre zone, nello stesso tempo, popoli che hanno prodotto in scultura solo alcuni soggetti antropomorfi, sempre uguali, che si interpretano come divinità. Quindi, due religioni diverse, due applicazioni artistiche diverse, due tradizioni diverse, di cui si deve cercare l'origine comune.
6) Nello studio dell'arte preistorica è importante abolire i valori estetici, che devono restare un apprezzamento soggettivo; quindi, non pubblicare le opere considerate più belle, ma quelle più significative nello studio dell'uso dell'arte nei riti di culto.
NUOVO INQUADRAMENTO DELLE SCIENZE PREISTORICHE
Quando, nella seconda metà dell'800, è stata fondata la paletnologia, non era ancora stata scoperta l'arte preistorica; l'uomo preistorico veniva immaginato come un essere scimmiesco, e come tale era raffigurato nelle illustrazioni di libri e riviste.
Questo essere era considerato "uomo", in quanto costruiva utensili di pietra, ma un uomo "senza spiritualità". Quindi, si è studiata soltanto la cultura materiale, che del resto ha dato ottimi risultati, in quanto la cronologia della preistoria, fatta dai paletnologi, è la sola che allo stato attuale delle conoscenze pare possibile.
L'originale impostazione della paletnologia è continuata fino ad oggi, escludendo la cultura spirituale, perciò non può più rappresentare in "esclusiva" gli studi sulle civiltà preistoriche.
Da alcuni partecipanti all'appello è stata proposta la seguente composizione della "nuova paletnologia" :
LE SCIENZE DELLA PALETNOLOGIA
ARCHEOMATERIOLOGIA :
utensili, resti di cibo,abitazioni,
ceramica,cioè arte applicata......................Cultura materiale
ARCHEOASTRONOMIA :
orientamento, calendario, ecc....................Cultura materiale
riti di culto con astri,ecc..............................Cultura spirituale
ARCHEOARTEOLOGIA :
scultura, pittura, menhir,
templi, riti di culto, ecc.................................Cultura spirituale
ARCHEOFUNERARIOLOGIA :
corredi funerari,tombe,
dolmen, ecc.................................................Cultura spirituale
ARCHEOPSICOLOGIA
ricerca sui comportamenti.........................Cultura spirituale
E' probabile, che agli "attuali" paletnologi non piacerà il termine archeomateriologia; il termine può essere anche un altro, ma la scienza si deve rinnovare periodicamente, anche nei nomi.
COME FONDARE L'ARCHEOARTEOLOGIA
Il metodo e l'indirizzo, che sono stati covenuti, permettono un maggiore scambio di opinioni tra studiosi di arte preistorica, in quanto ampliano di molto il campo di ricerca.
Gli studiosi che nel mondo sono isolati, oggi hanno la possibilità, attraverso Internet, di allacciare relazioni con altri studiosi di arte preistorica, e quindi di uscire dall'isolamento.
E' necessario essere consapevoli dell'importanza dello studio dell'arte preistorica, dove c'è ancora moltissimo da scoprire, in quanto della vita spirituale non sappiamo quasi nulla.
L'archeoarteologia nasce per unire gli studiosi.
E' auspicabile che anche studiosi di altre discipline della "nuova" paletnologia, intraprendano studi sull'arte preistorica.
L'archeoarteologia potrà diventare una scienza ufficiale quando, attraverso convegni e congressi, saranno possibili scambi di opinioni su problemi comuni, tra un maggior numero di studiosi.
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