">
PALEOLITHIC ART MAGAZINE
FRANCIA
RELIGIONE E OPERE MEGALITICHE PREISTORICHE
Pietro Gaietto
Menhir antropomorfo bicefalo. Raffigura la testa di due Homo sapiens unite per la nuca, a sinistra il tipo moderno euroasiatico, a destra il tipo europeo di Neanderthal.
Altezza quasi 4 m
Datazione:60.000-30.000 anni.
Carnac, Morbihan, Bretagna, Francia.
I megaliti allineati di Carnac sono costituiti da menhir e dolmen.
I menhir erano monumenti eretti per la memoria, i dolmen invece erano architetture di uso funerario, che hanno reso sepolture anche con ricchi corredi e tutti di epoche protostoriche.
I menhir di Carnac (dipartimento di Morbihan, Bretagna, Francia) sono massi trasportati da lontano, di piccole e grandi dimensioni, piantati nel terreno, che si estendono in vari allineamenti per tre chilometri in direzione est-ovest. A Carnac ne esistono 2.730 suddivisi in tre gruppi: le Ménec, a ovest di Carnac, che comprende 1.099 menhir allineati su 11 file ; Kermario 1029 menhir su 10 allineamenti e Kerlescan 555 su 13 file.
Per impostare il discorso sul concetto di religiosità mi varrò di un menhir allineato nel gruppo del Ménec, dove in maggioranza i menhir sono attribuiti ad epoche protostoriche, e in minima parte, direi rari, sono stati attribuiti al Paleolitico e sono di dimensioni maggiori.
Questo menhir (vedi foto) è un'autentica scultura bicefala antropomorfa alta circa quattro metri. Raffigura due diversi tipi di Homo sapiens uniti per la nuca. A sinistra è la testa di un Uomo moderno di tipo euroasiatico; a destra, la testa di un Uomo di Neanderthal, che ha lo sguardo in direzione orizzontale, mentre l'Uomo moderno ha lo sguardo rivolto verso il cielo.
Lo stile artistico di questa grande opera è l'abolizione dei particolari del volto, uno stile che la rende molto espressiva. Ritroviamo questo stile anche in epoche storiche extraeuropee e in particolare nell'arte moderna del Novecento, come le teste di Henry Moore, che tuttavia sono meno proporzionate del reale.
L'Uomo moderno ha fronte e mento come nei reperti scheletrici di Chancelade, mentre l'Uomo di Neanderthal è privo di fronte e mento come nel cranio del vecchio neanderthaliano di La-Chapelle-aux-Saints.
Questa grande scultura è stata opera di lavoro di gruppo ben organizzato, sia per trasportare il monolito da un luogo lontano, sia per realizzare l'opera d'arte, certamente sotto la direzione di un maestro artista.
L'opera è conseguente a una religione di quel tempo, in quanto la scultura raffigura una divinità. Infatti due teste umane unite per la nuca non esistono in natura, ma sono invenzione dell'uomo. Bifrontismo e bicefalia sono presenti nell'arte di tipo religioso nei tempi storici di tutto il mondo, ad esclusione dell'Australia. Quindi, questo tipo di bicefalia antropomorfa, presente nel Paleolitico europeo anche in piccole sculture di selce, è all'origine, secondo la concezione evoluzionistica, dell'arte religiosa bifronte e bicefala di tutte le epoche post-paleolitiche.
La religione che è alla base di questi menhir antropomorfi bicefali è conseguente a deduzione logica incontestabile, mentre la religione delle sepolture dei dolmen poteva essere integrata con rituali, come pure essere limitata alla semplice affettività e al ricordo del parente defunto.
Questi menhir bicefali paleolitici, intesi come sculture di divinità, sono stati collocati in un luogo di culto, che ancora oggi stupisce per austera solennità e anche, direi, per un complesso di bellezza. Raggruppati con ordine, essi vengono a costituire un luogo di preghiera o di meditazione per queste antiche popolazioni che lo visitavano. Ma ancora oggi questo enorme raggruppamento di menhir costituisce una grande attrattiva turistica condivisa anche con un interesse di tipo archeologico e scientifico.
I menhir bicefali di questo tipo a Carnac, come le piccole sculture bicefale dello stesso tipo di altre zone d'Europa, sono state datati da 60.000 a 30.000 anni fa. Non è stata possibile una datazione assoluta per i menhir e neanche per le piccole sculture, in quanto reperite in stazioni di superficie, e quindi in siti non databili. Questa datazione è stata ricavata dalle affinità di lavorazione (scheggiatura per asportazione di materiale dalla pietra) tra piccole sculture bicefale in selce, principalmente raccolte in Puglia (Italia) e utensili litici musteriani in selce delle stesse località, datati e classificati per tipologia dal paletnologo francese François Bordes, e generalmente ottenuti con datazioni assolute.
Inoltre, ci sono altri controlli di diversi tipi, in altre zone d'Europa, su differenti tipi di pietra, che rafforzano questo metodo di indagine.
Infine, chi tra i due Homo sapiens di specie diversa, l'Uomo di Neanderthal oppure l'Uomo moderno euroasiatico, ha costruito i menhir antropomorfi bicefali?
Forse sarebbe possibile circoscrivere questo problema studiando i reperti scheletrici di ibridi Uomo di Neanderthal-Uomo moderno euroasiatico trovati in Europa negli ultimi 150 anni.
Index
HOME PAGE
Copyright©2000-2017 by Paleolithic Art Magazine, all rights reserved.