EDITORIALE
Il 2017 si apre in Europa con un ulteriore aumento di ricercatori di arte paleolitica nelle stazioni di superficie.
Questi intraprendenti studiosi operano anche al di fuori del mondo accademico, come ai tempi eroici di Jacques Boucher de Perthes.
Il Paleolitico, dopo la scoperta di Homo habilis, ha avuto allungata la propria origine sconfinando nel Pliocene, e per questo si trovano spesso autori che danno l'origine del Paleolitico con datazioni diverse l'uno dall'altro.
L'origine dell'uomo (di Homo habilis) costituisce materia di studio della paleontologia e riguarda il Pliocene, in cui l'ultimo ominide pre-Homo era un Australopiteco.
Le scoperte di specie di australopitechi sono aumentate considerevolmente negli ultimi anni, in quanto i loro resti sono stati trovati in Africa, in zone in cui le condizioni climatiche sono particolarmente favorevoli alla conservazione di ossa.
Le affermazioni di taluni Autori che gli ultimi australopitechi fabbricavano utensili litici non convincono tutti, e qualche Autore sostiene che l'autore fosse Homo habilis, il primo fabbricatore di manufatti.
Il mio impegno nella pubblicazione di studi sul Paleolitico guarda sempre alla cultura spirituale, che comprende l'arte (scultura, pittura, arte applicata per decorazione di utensili, per la caccia ecc.) e le ipotesi sulla religione strettamente collegata all'arte, come pure la decorazione di tombe e le ipotesi sui riti di culto, con prosecuzione per evoluzione dei tempi storici.
Auguro a tutti i lettori il piacere di conoscere nuove scoperte, sperando che alcune trovino spazio anche in queste pagine nel 2017 appena iniziato.
Licia
Filingeri (Editor)
Genova, gennaio 2017
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